Qual è il sogno della famiglia de I racconti del Carrubo?
Abbiamo deciso di realizzare la nostra masseria in bioedilizia, perché vogliamo essere coerenti con il concetto di sostenibilità ambientale che abbiamo fortemente a cuore. Da qui la scelta di edificare con principi di architettura naturale utilizzando solo materiali naturali ed ecologici, reperibili a km zero ed in grado di garantire un ambiente sano e confortevole.
Le balle di paglia vengono utilizzate come mattoni costituendo il tamponamento di una struttura portante di legno che verrà intonaca in terra cruda. Questi sono tutti materiali colmi di qualità: isolanti, fonoassorbenti, salubri, e nel caso del legno certificati FSC o PEFC ossia da sostenibilità etica ambientale. Non vi è nessun impatto ambientale poiché anche i rivestimenti sono a base di argilla e possono fregiarsi di un LCA (Life Cycle Assessment) dall’impatto bassissimo non subendo processi chimici.
“Ci inseriamo nella natura con la natura”
L’obiettivo è di realizzare tutta la struttura e renderla abitabile, grazie alla passione green dell’impresa edile Fabio Diciolla prezioso partner di progetto e di vita, ed al contributo dell’ “archigiano” Michele De Vanna, segretario nazionale dell’associazione “A.R.I.A. familiare” aps promotrice di progetti di autocostruzione e di una cultura di cura e sostenibilità ambientale.
Terminata la costruzione vorremmo allestire un piccolo laboratorio di trasformazione che spazierà dalla produzione di confetture, alle piante officinali, miele, uova, prodotti per la cura personale.
Le scelte che caratterizzano ogni nostro passo sono di natura etica, e sono mosse dall’amore incondizionato per questo territorio, di cui vogliamo custodire la biodiversità, non solo nell’ambito faunistico con l’adozione di Isotta un’asina di Martina Franca ormai mascotte del progetto, l’avvento futuro di un cavallo murgese (entrambe razze autoctone da salvaguardare) con la coltivazione di un piccolo orto dedito alle sementi antiche (dal carciofo locale molese, ai pomodori della penna, integrando i semi antichi di alcuni patriarchi di zucche e zucchine) e la cura di un vecchio frutteto.
L’ obiettivo finale è quello di realizzare percorsi didattici, organizzare convegni, workshop, laboratori, rassegne e manifestazioni culturali volti alla promozione del territorio, dell’artigianato, della gastronomia locale e della bioedilizia, puntando alla fornitura di servizi turistici e alla valorizzazione delle risorse ambientali.